La decisione di dire basta alla droga a Christiania è stata presa con grande dolore e preoccupazione da parte degli abitanti di questo quartiere di Copenaghen. Gli ultimi hippie cedono, costretti dalla gravità della situazione e dalle numerose vittime che hanno insanguinato le strade di questa comunità dal 1971.
Christiania, noto come esperimento sociale, ha sempre rappresentato un simbolo di libertà, di condivisione e di pace. Ma la realtà dei fatti ha costretto gli abitanti a fare i conti con una dura realtà: la violenza legata al narcotraffico che ha seminato il terrore tra le sue strade. Battaglie tra spacciatori e gang criminali rivali sono diventate all’ordine del giorno, mentre i residenti osservavano impotenti, impotenti di fronte a una situazione che sembrava sfuggire di mano.
L’incidente di sabato è stato solo l’ennesimo colpo basso che ha segnato la fine di un’epoca. Un uomo di trent’anni è stato ucciso da due assalitori mascherati in una sparatoria legata al narcotraffico, mentre altre quattro persone sono rimaste ferite. È stato il colpo di grazia che ha portato anche i vecchi hippie e gli ardenti anarchici di Christiania a riconoscere la necessità di porre fine alla vendita di cannabis e hashish.
Il mercato della droga in “Pusher Street”, che per anni ha attirato quasi un milione di turisti ogni anno, sarà chiuso. L’assemblea dei residenti ha votato con grande maggioranza in questa direzione, dimostrando quanto sia profonda la loro preoccupazione per la sicurezza delle persone che vivono all’interno di questa comunità.
Ma Christiania non si arrende facilmente. Nonostante la decisione di chiudere il mercato della droga, alcuni residenti hanno proposto un mercato regolamentato dallo stato, al fine di evitare che la violenza si sposti altrove. Vogliono continuare a difendere i valori che hanno reso questa comunità unica nel suo genere, ma allo stesso tempo vogliono porre fine alla spirale di violenza che ha insanguinato le strade di Christiania.
La sindaca di Copenaghen, Sophie Haestorp Andersen, ha espresso il suo sostegno alla chiusura del mercato della droga, ma ha anche ammesso che alcune proposte di sviluppo dell’area potrebbero essere prese in considerazione. Tuttavia, la priorità assoluta è porre fine alla violenza e ripristinare la pace all’interno di questa comunità.
Christiania, una comunità di circa mille abitanti, ha sempre pagato le tasse e si è sempre assunta le responsabilità dei servizi. Ma ora, il suo futuro è incerto. Sarà in grado di riscattarsi e tornare ad essere un luogo di libertà e pace? Solo il tempo potrà dirlo. Ma una cosa è certa: gli ultimi hippie stanno cedendo, ma non si arrenderanno facilmente.