Il cambiamento climatico è ormai una realtà innegabile e i dati del 2023 ne sono la prova più evidente. Nei primi dieci mesi dell’anno, la temperatura media superficiale terrestre ha registrato un aumento di 1,43 gradi rispetto all’era preindustriale. Questo significa che il 2023 potrebbe superare il 2016 come l’anno più caldo mai registrato nella storia.
La situazione è diventata così critica che è necessaria un’azione climatica più ambiziosa. La prossima conferenza sul clima, la COP28, si terrà a Dubai e sarà l’occasione per i paesi di fare il punto sulla situazione e cercare di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, come stabilito nell’Accordo di Parigi. È un obiettivo ambizioso ma fondamentale per preservare il nostro pianeta.
Ma quali sono state le conseguenze di questo riscaldamento globale estremo nel corso del 2023? Onde di calore e siccità hanno reso le temperature ancora più insopportabili. Le inondazioni, invece, hanno causato migliaia di morti e sfollati, mettendo in evidenza l’urgenza di affrontare la crisi climatica.
Non solo la terraferma è stata colpita, ma anche i nostri oceani hanno subito le conseguenze di questo riscaldamento. La superficie del mare ha registrato un nuovo record con una temperatura di 20,79 gradi Celsius all’inizio dell’autunno. Questo ha contribuito all’aumento dell’intensità delle precipitazioni in Europa, portando a tempeste come Alina, Babet e Ciarán.
È interessante notare che, nonostante tutte queste anomalie climatiche, il fenomeno di riscaldamento naturale del Pacifico equatoriale, conosciuto come El Niño, ha avuto un impatto minore rispetto a eventi passati come nel 2015 e nel 1997.
In conclusione, il 2023 resterà nella storia come un anno segnato da estremi climatici senza precedenti. Onde di calore implacabili, siccità devastanti e inondazioni disastrose hanno causato perdite umane e danni ambientali di proporzioni enormi. È ora di agire con urgenza per invertire questa tendenza e salvaguardare il nostro pianeta per le generazioni future.
Il 2023 è stato anche un anno di nuovi record di emissioni di gas serra. Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, le concentrazioni di CO2 nell’atmosfera hanno raggiunto livelli mai visti prima, superando la soglia simbolica di 420 parti per milione. Questo dimostra l’urgente necessità di ridurre le emissioni e adottare fonti di energia pulita.
Le conseguenze del cambiamento climatico sono state evidenti anche nell’agricoltura. La produzione di cibo è stata fortemente colpita da eventi meteorologici estremi, come siccità prolungate, piogge intense e ondate di calore. Questo ha portato a carenze di cibo e aumento dei prezzi, mettendo a rischio la sicurezza alimentare di milioni di persone in tutto il mondo.
Le città costiere sono sotto la minaccia sempre crescente dell’innalzamento del livello del mare. Le inondazioni costiere sono diventate più frequenti e intense, causando danni alle infrastrutture e perdite economiche significative.
La biodiversità è anche in grave pericolo a causa del cambiamento climatico. Gli habitat naturali sono sottoposti a stress, compromettendo la sopravvivenza di numerose specie. Il bilancio ecologico del nostro pianeta è in pericolo e dobbiamo agire con determinazione per invertire questa tendenza.