Onde di calore devastanti: l’allarme rosso dell’estate 2023! La verità scioccante dietro i numeri

Estate

Il Centro Europeo di Previsioni Meteorologiche a Medio Termine, in collaborazione con il Servizio di Cambio Climatico Copernicus (C3S) dell’Unione Europea, ha recentemente diffuso un comunicato che annuncia un dato preoccupante: l’estate boreale del 2023 è stata l’estate più calda mai registrata su scala globale. Questo servizio, che si avvale di moderni sistemi di monitoraggio delle temperature, raccoglie dati da circa cento anni.

La stagione estiva del 2023 ha segnato un nuovo record di calore a livello mondiale, con una temperatura media di 16,77°C, superando di 0,66°C la media storica. Questo dato è particolarmente significativo, in quanto evidenzia un cambiamento climatico in atto sempre più evidente.

In Europa, la temperatura media estiva è stata di 19,63°C, superiore alla norma di 0,83°C, posizionandosi al quinto posto tra le estati più calde mai registrate nel continente. Non solo l’Europa ha subito l’effetto di questa ondata di calore, ma sono state riscontrate anche anomalie record nelle temperature superficiali dell’Atlantico Settentrionale e dell’oceano globale.

Nel dettaglio, agosto 2023 si è rivelato essere il mese di agosto più caldo mai registrato su scala globale, superato solamente da luglio dello stesso anno. La temperatura media dell’aria alla superficie per questo mese è stata di 0,71°C superiore alla media di agosto dal 1991 al 2020, e di 0,31°C rispetto al precedente agosto più caldo del 2016. Inoltre, si stima che agosto 2023 sia stato circa 1,5°C più caldo rispetto alla media preindustriale del periodo 1850-1900.

Durante questa estate, diverse regioni dell’emisfero settentrionale, come il sud dell’Europa, il sud degli Stati Uniti e il Giappone, hanno sperimentato ondate di calore senza precedenti. Temperature molto al di sopra della media sono state riscontrate anche in Australia, in varie parti del Sud America e in gran parte dell’Antartide.

Parallelamente, si è registrato un aumento significativo delle temperature superficiali dell’acqua e dell’aria marina in diverse altre regioni del globo.

La deviazione rispetto alla norma della temperatura globale durante i primi otto mesi del 2023 (gennaio-agosto) è la seconda più alta mai registrata, risultando solamente 0,01°C al di sotto del 2016, attualmente considerato l’anno più caldo di sempre.

Secondo Samantha Burgess, vice direttrice del Servizio di Cambio Climatico di Copernicus (C3S), il 2023 potrebbe continuare a rompere record di temperatura. La comunità scientifica concorda sul fatto che gli eventi climatici estremi e sempre più intensi continueranno ad essere una realtà finché non verranno ridotte le emissioni di gas serra.